mercoledì 18 aprile 2007

Nunzio Paturzo

foto scattata nell' ottobre 2005. Sullo sfondo il fiume Saar
nella regione del Saar "Germania sud occidentale"

Nasce nel segno dell’ Ariete agli inizi degli anni 60 nella bellissima isola di Capri nota non solo per le sue bellezze naturali ma anche come la dimora nel 27 dC. dell' imperatore Tiberio Claudio Nerone. Nunzio Paturzo si è prodigato già dalla metà degli anni 70 nella carriera musicale locale, suonando come bassista in più gruppi musicali dell' isola con un certo successo. Nei pochi frammenti biografici sappiamo che iniziò la sua carriera musicale verso la fine del 1975 con i suoi amici di sempre: Claudio Amitrano batteria, Ciro Vespoli tastiera e Luigi Desiderio chitarra elettrica. Sotto la direzione artistica di un’ altro noto musicista caprese: “Franco Vespoli”. Ex componente del gruppo: ( Le ombre notturne) scioltosi nella prima metà degli anni 70. Con Luigi Desiderio chitarrista, quest’ ultimo tragicamente scomparso nell’ agosto 1983. Fondò nell' anno 1977 il gruppo "Pegasus", tra gli altri componenti vi erano: Luigi Catuogno chitarra acustica, Felice Ricci batteria e Conni Vuotto percussioni. Nel febbraio 1978 rientra nella vecchia formazione capeggiata dal batterista Claudio Amitrano, ricostituendo un nuovo gruppo dal nome: "Solaris" per diventare più tardi nel 1979 con il tastierista Marco Amitrano, un terzetto di successo. Nunzio Paturzo debuttò con i Solaris il 7 Settembre 1980 ( Capri, Piedigrotta Tiberiana ). Data cui diede al gruppo la sua notorietà isolana. In una nota Nunzio ricorda ancora oggi con struggente nostalgia il suo primo concerto svoltosi con lo sfondo dei ruderi della “Villa Jovis” palazzo appunto dell’ imperatore Tiberio. La grande emozione per la loro prima esibizione assoluta, davanti ad un pubblico seduto su di una sorta di anfiteatro naturale, attento e particolarmente numeroso. Dopo questa occasione il gruppo Solaris si concede con il grande pubblico un' altro appuntamento significativo. È il giorno del 14 giugno 1981 data memorabile rimasta impressa nei ricordi. In occasione della festa (posticipata) patronale di Sant. Antonio di Padova, santo patrono di Anacapri. Fecero il loro primo concerto nel comune dall’ altra parte di monte Solaro, riconfermando ancora una volta il loro successo isolano. I tre ragazzi sorpresero il pubblico anacaprese dalla loro genialità vocale e strumentale coinvolgendoli interamente nelle loro note. Nell’ estate successiva il terzetto caprese si è spostato più volte nella penisola sorrentina e nel capoluogo campano “Napoli” partecipando a serate e alle varie promozioni di voci nuove. Nel novembre 1981 è la volta del servizio militare cui svolge presso la: Banda di ordinanza della Brigata Motorizzata Acqui ( l' Aquila) come percussionista. In questa occasione Nunzio Paturzo perfeziona la sua esperienza tecnico artistico, avvalendosi dell’ apporto di altri musicisti suoi commilitoni. Di questa sua parentesi militare, ricorda un suo concerto nel Marzo 1982 interpretando per la sua cadenza dialettale “Pino Daniele” presso la caserma del 130° Battaglione Fanteria Mot. Perugia, nella cittadina di Spoleto. Come indimenticabile! Qui commenta questa sua esperienza ancora viva nei suoi ricordi con l’ esordio in sala di circa 450 soldati presenti, descrivendola al superlativo assoluto!! Con la fine del servizio di leva si riparte con i Solaris e nel Febbraio 1983 il gruppo con l' aggiunta di successo del chitarrista "Piero Messercola", si aggiudicò con il premio indetto dall' Assessorato al Turismo del Comune di Capri "Carnevalissimo 1983" la riconoscenza ufficiale per la disponibilità artistica come il miglior gruppo dell' isola. Nunzio Paturzo negli anni successivi intraprese la carriera solista scrivendo verso la fine degli anni 80 il suo album: "Analisi logica". Una sorta di opera autobiografica, quale per ironia della sorte non ha mai pubblicato. Il contenuto di questo suo lavoro in base alla critica del momento non è mai stato apprezzato. Sebbene lo stesso autore non ha mai ritenuto doveroso rendere la sua opera ad uso commerciale, tanto meno avvalersi della critica altrui. In una sua affermazione del 1991 Nunzio commenta: ho scritto e registrato Analisi logica per coloro che si ritrovano nelle mie parole. Tuttavia l' immedesimare nei testi delle canzoni se stesso, nel contesto di una realtà isolana quella appunto caprese fu la ragione nel dare un certo effetto alla sua opera. Analisi logica da non confondere con quella linguistica, non è altro che l’ analisi dei vari periodi vissuti dallo stesso autore che ha fatto durante la sua adolescenza fino a gioventù inoltrata. “Una vita comune, farcita di sfumature non sempre colorate..! ” come commentava lui stesso in un intervista di: Giovanni Mare (Daniele Vuotto) apparsa sulla rivista del settimanale locale “Nuova Capri” nell’ aprile 1990. Questi descrive con la dovuta fantasia musicale, il riassunto della sua vita. Ma si avvalse anche del contributo di un altro artista caprese: “Marco Amitrano” quest' ultimo arrangiatore della sua opera, ispirandosi sopratutto allo stile barocco dei grandi gruppi degli anni 70. Riuscendo con straordinaria fantasia nel realizzare dopo due anni di dura lavorazione il suo Album. Lo stesso Al Martino alla fine della registrazione riferendosi alle idee bizzarre dello stesso autore volute durante la registrazione. Affermò nell’ essere rimasto del tutto impressionato ricordando la collaborazione con Nunzio Paturzo del tutto costruttiva, e che mai dimenticherà non solo come un' impresa faticosa. Nell' anno 1991 partecipò con Selene d' Alessio e Felice Ricci alla registrazione dell' album di Riccardo Pecoraro: "Le quattro stagioni isolane" e contemporaneamente alle selezioni preliminari del festival di Castrocaro con la versione video del brano: "Gelida brezza". Mentre nell' ottobre 1992 terminò con il missaggio, la registrazione del suo album quindi anche la fine della sua carriera musicale. La sua ultima apparizione in pubblico risale al 1993 in una serata organizzata da Claudio Amitrano al Hotel Palatium di Capri, mentre in studio risale allo stesso anno in un opera di Riccardo Pecoraro stavolta con il suono puro del basso senza tasti, nell' album: "Omaggio a Victor Jara". La scelta di abbandonare definitivamente la carriera musicale venne verso la fine del 1993 cui ebbe diverse ragioni, quale Nunzio Paturzo non ha mai voluto commentare pubblicamente. Oggi vive in Germania presso la contea di Moers poco lontano dalla nota città di Düsseldorf nella regione Nordreno Westfalia. Svolgendo la professione di sempre che non ha mai avuto a che fare con la sua passione artistica.